Corsica
Bike and Climbing
Distanza:
323 km
Giorni:
almeno 9
Terreno:
100% asfalto
Percorribilità:
tipica delle isole
% Percorribile:
100%
Salita totale:
5.580 metri
Punto più alto:
1.467 metri
Difficoltà:
8/10
Corsica, Bike and Climbing
Credo che la Corsica sia uno dei posti più affascinanti che abbia mai visitato. Sono stato sull’isola ben tre volte; l’ultima a settembre 2022 in auto. Con la mia compagna Sara ho percorso diversi tratti del GR20, arrampicando nelle splendide falesie di granito. Questa volta volevo tornare con un approccio diverso, riducendo almeno l’impatto dei trasferimenti sull’isola. Così ho pensato alla bici come mezzo di trasporto.
Ho tracciato un programma di massima intrecciando punti di passaggio dove arrampicare, soprattutto vie “multipitch”. Il percorso è quasi pronto: quattro vie scelte, tutte sportive e con una lunghezza media di circa 200 metri, situate sia nell’entroterra che sul mare.
Mancava solo un compagno di viaggio. Dopo un tentativo con il mio amico Mario, che non riusciva a prendere ferie, ho contattato Marco Zanni. Non ci è voluto molto a convincerlo: il progetto “Corsica Bike and Climbing” iniziava a prendere forma. Marco non è un appassionato di bici, e questo mi preoccupava un po’.
La partenza è fissata per metà ottobre: 600 km in bici con 10.760 metri di dislivello. Ho detto a Marco di allenarsi per non arrivare impreparato (cosa che, ovviamente, non è avvenuta). Arriviamo a Bastia la mattina del 12 ottobre con il traghetto da Livorno.
1° Giorno – Bastia / Valle della Restonica: 80,8 km – 1.410 metri di dislivello
Marco è stracarico di materiale: la sua bici è così pesante che deve tenerla salda a terra per evitare che si impenni (ha rischiato di cadere più volte). La prima tappa è dal gommista per mettere alla giusta pressione le gomme di Marco, troppo sgonfie per reggere il carico. Altra tappa obbligatoria è il supermercato: ho bisogno di carburante per pedalare, tanto carburante.
Fin dai primi chilometri mi rendo conto che non riusciremo a percorrere 80 km: Marco è troppo lento. Dopo appena 54 km e 590 metri di dislivello, è già buio. Ci fermiamo al primo camping, “I Nocelli”. Cena a base di tortellini in brodo, montiamo le tende e cerchiamo di riposare il più possibile. Marco mi assicura che domani sarà più carico per affrontare il viaggio. Lo spero.
2° Giorno – I Nocelli / Valle della Restonica (tappa variata): 38,7 km – 890 metri di dislivello
All’alba del secondo giorno fa un freddo boia. Il materiale tecnico per arrampicare è tutto sulle mie spalle: un sacco da 20 litri con corde e parte della “ferraglia”. Marco procede a rilento, trascinando la sua bici stracarica. La prima sosta è a Corte, presso il camping “U Sognu”, che sarà il nostro “campo base” per i prossimi due giorni. Scarichiamo tutto il materiale in eccesso, montiamo la tenda e andiamo in perlustrazione.
La nostra prima via sarà “Sinfonia d’Autunno” al Lac du Capitellu, nella splendida cornice della Restonica. Con le bici scariche ci immergiamo in questa bellissima valle. Una stradina stretta, tortuosa e tutta in salita ci accompagna fino alla fine. Ma qui troviamo un imprevisto: il ponte di attraversamento è crollato! Una piena ha spazzato via il ponte a novembre 2023. I tempi di avvicinamento si allungano notevolmente. Tornando al camping, notiamo una piccola falesia e decidiamo di sfruttare le ultime ore di luce per saggiarne il granito. Concludiamo la giornata con le frontali. Domani ripiegheremo su “Ombre et Lumière”, una via di granito di circa 200 m con passaggi obbligati di 6b.
3° Giorno – “Ombre et Lumière”
“Ombre et Lumière” si trova nella Valle du Tavignano, una splendida scalata granitica su roccia incredibilmente lavorata. L’avvicinamento dura circa due ore, ma lo scenario è surreale. Arrivati alla base della via, siamo soli: sembra incredibile in una giornata così perfetta. Marco attacca il primo tiro, una placca di grado 6a+. Arrivati in sosta ci alterniamo. Il secondo tiro è un bellissimo diedro fessurato. Mentre recupero Marco, vedo almeno quattro cordate avvicinarsi. Presto ci troviamo in compagnia, e le soste diventano sovraffollate. Decidiamo di calarci per evitare rischi. Guardiamo le altre cordate sparire oltre lo strapiombo e torniamo al camping.
4° Giorno – Corte / Porto: 84,1 km – 1.379 metri di dislivello
Tappa di trasferimento dall’entroterra al mare. Finalmente una tappa invariata, perché non avevamo molte alternative. La giornata è calda e Marco procede con lo stesso ritmo lento. Attraversiamo canyon di granito e vallate per raggiungere il punto più alto: Bocca di Verghju, il passo più alto della Corsica. Dopo una lunga discesa, arriviamo a Porto, una cittadina turistica sul mare. Il meteo è cambiato: per domani si prevedono piogge. Passiamo la notte in un camping a quattro stelle, che lusso!
5° Giorno – Porto / Galeria: 52,95 km – 585 metri di dislivello
Il tempo è peggiorato. Decidiamo di spostarci per allontanarci dalla perturbazione. Dopo 50 km arriviamo a Galeria, un paese deserto che vive solo del turismo estivo. Troviamo a fatica un camping aperto. Durante la notte, la mia tenda subisce gravi danni: due delle tre aste si rompono, rendendola inutilizzabile. Che delusione.
6° Giorno – Galeria / Isola Rossa: 49,52 km – 778 metri di dislivello
Con il meteo ancora instabile, ci spostiamo verso nord. Arriviamo a Isola Rossa, dove prendiamo una camera: con la mia tenda inutilizzabile, è l’opzione migliore. Dopo una doccia calda, ci dirigiamo verso una falesia vicina. Facciamo qualche tiro su granito rosso/rosa prima che arrivi un temporale. Torniamo al sicuro giusto in tempo.
7° Giorno – Isola Rossa / Patrimonio: 52,49 km – 738 metri di dislivello
Il meteo continua a peggiorare. Arrivati a Patrimonio, troviamo un B&B per la notte. Le previsioni sono pessime, quindi decidiamo di anticipare il traghetto di ritorno: restare sull’isola non ha senso con questa pioggia incessante.
8° Giorno – Patrimonio / Bastia: 20,67 km – 418 metri di dislivello
Partiamo sotto la pioggia e pedaliamo fino a Bastia. Anche al porto ci aspetta un’attesa sotto la pioggia battente. Arrivati a Livorno, percorriamo gli ultimi chilometri fino all’auto, sempre sotto il diluvio.
Nonostante il meteo ballerino, il viaggio è stato intenso e ricco di emozioni. Dalla colazione con Marco e il suo inseparabile burro di arachidi, al viaggio lento in bici, alle rinunce e alle falesie di granito. Ci sarà una seconda volta, ne sono sicuro. Forse in Sardegna nel 2025: Marco ha già accettato.
Renato e Marco, ottobre 2024