SkiAlp
Monte Camicia

Distanza:
10 km

Giorni:
uno

Terreno:
innevato da quota 2.000

Neve:
primaverile

% Percorribile:
a tratti ghiacciato

Salita totale:
1.259 metri

Punto più alto:
2.564 metri

Difficoltà:
6/10

L’Amico Esploratore, il grande Antonio.

Marzo è stato il mese dello sci alpinisimo. Da poco ero tornato dal Gruppo montuoso dell’Ortles, in Valfurna dove insieme a Marco, Marco, Claudio e Francesco, abbiamo sciato rifugio rifugio tra i seracchi del Ghiacciaio dei Forni. L’Amico Antonio, detto anche “Tonino l’esploratore”, è una di quella persone con il quale ogni uscita va programmata nei minimi dettagli. Gli parlo del Monte Camicia e delle condizioni nevose che secondo me sono ottime per provarlo con gli sci. Antonio fà le sue ricerche, verifica attentamente altre uscite di scialpinisti. Venerdì 22 marzo mi chiama e con voce squillante mi dice “domani mattina ti passo a prendere alle 5.30”.
Io in realtà avevo già tutto pronto, ero sicuro che Antonio accettasse la proposta.

Sabato 23 marzo 2024, ore 5.30.
Puntuale come uno svizzero, Antonio passa a casa alle 5.30. Ci aspettano 3h e 20 di auto per l’attacco alla salita; guida Antonio per tutto il viaggio, i suoi occhi brillano, la giornata è perfetta.
Percorriamo un tratto di strada sterrata per avvicinarci il più possibile all’attacco evitando così di portare gli sci in spalla.
Arriviamo in prossimità di uno spiazzale dove troviamo altre persone già pronte per la salita. 
Carichiamo gli sci e gli sullo zaino e percorriamo circa un km prima di poter iniziare a “pellare”.
Condizioni neve ad dir poco “fotoniche”, zero vento, freddo quanto basta e neve con firn primaverile assicurata.
Iniziamo la salita sulle pendici sud del Monte Camicia, chiamato anche “Il Paginone”; pendi ampi che salgono dolcemente. La salita è davvero bella, si va su senza fatica, le pelli tengono alla perfezione. Pochi metri prima della vetta troviamo qualche tratto ghiacciato ed io preferisco utilizzare i coltelli per agevolarmi nella salita. Antonio va su spedito senza fermarsi. In vetta troviamo sole e poche nuvole, una giornata quasi estiva più che primaverile. 
Ci rifocilliamo in fretta e subito cambio assetto per preparci alla discesa. I primi metri sono un pò più ripidi ma poco dopo, il “paginone” è tutto per noi. Curve ampie e regolari, si scende una bellezza. Le condizioni della neve sono davvero superlative, quasi da pista. 
In poco arriviamo alla base della salita e senza pensarci due volte, sguardo all’orologio, decidiamo di risalire. 
Ripercorriamo buona parte della salita senza la vetta e dinuovo cambio assetto.
Saremmo saliti altre mille volte ma la vetta inizia a copririsi e le nuvole ad abbassarsi, va bene così, abbiamo dato e anche tanto.
Riscendiamo a piedi verso la macchina con un sorriso enorme stampato sulla faccia.
Quello che non vi ho detto di Antonio e che lui è un grande amatore di vini, quelli buoni, della salsiccia e del formaggio di pecora. 
Ci fermiamo poco più avanti vicino al ristoro Mucciante. Antonio con la velocità di un ghepardo, apparecchia una tavola come se dovessimo festeggiare l’ultimo giorno dell’anno. E così finisce la giornata dinnanzi ad un buon bicchiere di vino qualche riflessione sulla salita appena fatta e tanti tanti programmi per le avventure future. 
L’Amico Antonio prima di bere l’ultimo bicchiere di vino mi dice “Renato, le avventure con te terminano sempre nel migliore dei modi”.

Renato e Antonio, marzo 2024

SCARICA GPX

scarica la traccia in formato .gpx

error: Content is protected !!
Torna in alto
Hai bisogno di Aiuto?